Archivio per dato di fatto

Taglio ai finanziamenti pubici

Posted in annuncio with tags , , , on marzo 19, 2013 by macross79

La nuova gestione del tempo e delle risorse mi soddisfa molto di più di prima.

Praticamente, che cos’è cambiato? Che il tempo dedicato alla gnocca è diminuito per lo meno del 75% e con esso anche i supplementi logistici atti a completare la missione.

Le risorse sono state indirizzate in ampia parte verso l’ambito lavorativo, mentre il rimanete 25% è stato indirizzato verso la parte hobbystica/ricreativa.

Gli ultimi fatti in particolar modo, insieme al bagaglio di esperienza accumulata nel tempo mi hanno portato a questo cambiamento di priorità.

Fossi stato un tipo più romantico, avrei parlato di convolute circonvoluzioni dell’evoluzione dell’essere involuto.

Purtroppo il mio backgroundsz culturale, sociale e animale non aiuta. Il fatto che il mio Space Marine Interiore (la gente noiosa ha il superego, io c’ho lo spacemarine che è più meglio) spari a vista a questo genere di paranoie, nemmeno.

Devo dire che mi sto trovando veramente bene: le paturnie sono diminuite per lo meno del 25%, sto avendo un sacco di soddisfazioni, sono molto più sereno e la Sezione Puellae quando deve lavorare, lavora. Ho fatto una specie di “taglio agli sprechi”.

E’ inutile perdere tempo e cercare di cavare sangue dalle rape. Si ottiene di più pensando ad altre cose: sembra incredibile, ma è così.

Balene flambè alla Norvegese

Posted in Riflessioni with tags , , , on ottobre 17, 2012 by macross79

Cavolo, mi vergogno un po’ ad ammetterlo, ma questa volta sono stati proprio bravi.

Oh, c’ero cascato anch’io nella trappola! Mi sono estremamente risentito per come una società immobiliare norvegese, di cui ignoravo l’esistenza fino a stamattina, ma di cui conoscevo il video, dipinge noi Italiani.

Complimenti veramente alla Obos (sì, se la meritano la pubblicità), per aver sfruttato il punto debole di milioni di italiani e soprattutto per avermi fatto incazzare pure a me, nonostante abbia una certa età e dovrei (in teoria) saper riconoscere i tentativi di trolling.

Il video lo trovate qui , guardatelo e poi sappiatemi dire quanto vi siete incazzati. Un tantino, vero? Oppure vi siete depressi perché pensate che sia vero? Oppure vi siete incazzati tra di voi, i due schieramenti?

Beh, sapete cosa? Non importa.

Non importa, qualunque opinione voi abbiate non importa: l’importante è che vengano scatenati flames a tutto foo e che la gente ne discuta su ogni piattaforma di social networksz.

Poi, chi ha ragione e chi ha torto è irrilevante. Irrilevante.

L’importante è che se ne parli, che giornali (che francamente dovrebbero occuparsi di qualcosa di meglio) diano risalto alla notizia.Non mi stupirei di vederlo (il video) al TgUno, stasera.

Non mi stupirei di sentirne discutere al bar o in altre occasioni.

Quindi: oplà. Ne parlano tutti. Viva la pubblicità, specie quella trollesca e flammosa.

Mi merito di meglio?

Posted in Riflessioni with tags , , on settembre 11, 2012 by macross79

Probabilmente no.

Argomentando meglio: può anche darsi che ti meriti di più,  ma da come esprimi questo bisogno, probabilmente l’unica cosa che ti meriti è un bel periodo dedicato al potenziamento dell’autostima e al ripasso delle regole generali di convivenza me di educazione sociale.

Discorso già fatto in precedenza e trattato in maniera esaustiva, tuttavia avverto la necessità di esprimermi nuovamente su questo argomento.

Non è certamente che usando certi demotivational la tua situazione migliora. Pubblicando certe immagini il messaggio che si dà non è mi merito di meglio ma mi piace piangermi addosso.

Ma la cosa peggiore in tutto questo è che i geni del male che partoriscono queste cose riescono a riempirle di errori ortografici che non si curano nemmeno di correggere, anzi, se glielo fai presente si incazzano pure.

L’obiezione più comune è che conta la sostanza. Molto bene:  l’ortografia non è molto differente dal tempo di cottura o l’ordine degli ingredienti usati per preparare un piatto.

Se c’è un errore, come ad esempio lasciare una torta in forno troppo a lungo o mescolare zucchero e uova prima di uova e farina, sicuramente il risultato non sarà ottimale.

Per non dire che verrà fuori proprio un troiaio.

Ma tanto conta il messaggio, vero? Anche nella torta conta la sostanza, ma mangiala TE quando è bruciata o sa di cimice. Tanto la sostanza è la solita, no?

Se metti un errore di ortografia in due righe di scritto, è grave;  considerando che ci sono anche i correttori automatici e la possibilità di controllare la grafia di una parola.

Senza andare negli eccessi di perfezione delle cose pubblicate o diventare un GRAMMAR NAZI, credo che una certa decenza nel pubblicato sia da perseguire.

PS: STRONZOLI.

 

Giù nel Cyberstrazio

Posted in Blog with tags , , , on luglio 12, 2012 by macross79

Per noia o per passione decidi di saperne di più di quel nome che ti è apparso, per caso,  nei commenti di un conoscente.

Apri quindi il, suo Diario (wow!)

La prima cosa che ti appare è un’immagine inusuale che è diventata usuale. Qualche festa, oppure un paesaggio, oppure un’attività culturale. Magari con qualche frase più o meno azzeccata con il contesto.

Incominci, andando a vedere le foto. Già l’immagine di copertina dovrebbe averti messo in allarme ma tu, impavido guerriero del cyberstrazio (anche un poco coglione, ammettiamolo serenamente! NdA), insisti.

Quindi: cani, cani, cani abbastanza marci, cani un po’ meno marci, universi di cuccioli di cane, galassie di cani abbandonati, nebulose di cani amputati. Candele, occasionalmente qualche gattino, conigliolino, tante bandiere (rosse o rosine). Frasi prese a cazzo di cane da due o tre “guru” a casaccio.  Non mancano neppure i soliti links contro l’ordine ordinato & ordinante.

Poi,  le foto.

O non si vede assolutamente nulla oppure per vederne una o due tocca per forza spalare nel mucchio di cani, bandiere, frasi da baci perugina (senza dimenticare la droga, ovviamente).

Poi alla fine apri il cofanetto (bruciando con il lanciafiamme le varie foto di cani) e trovi quelle maledette foto personali e pensi: era meglio di no.

A questo punto ti torna in mente che per capire veramente cos’è il disprezzo per gli altri, devi immedesimarti nel pensiero di un’altra persona.

Quindi che fai? Non ci provi? Ci provi: spicchi un bel salto nella blogsz/stratosfera e ti tuffi a Mach 2 nella bacheca, sperando che l’attrito bruci un po’ del guano che ti è rimasto appiccicato durante l’esplorazione.

Quindi apri.

La prima cosa che pensi è di trovarti in una discarica: non c’è un contenuto originale, un pensiero che non sia mai stato fatto, un minimo accenno di personalizzazione, di originalità.

Quel link lì, sì; la frase di, quel coso, Coscio? Ah, no, Osho, col trattino su una “o” (ma non so quale). Originale, vero? Peccato che l’ho trovato in circa settatancinquecontattisufacebook. Il resto è più o meno su questo livello. Non so nemmeno se gli importi di essere alternativi, ma credo di no.

C’è un immagine, esemplificativa a bestia, che mostra un gruppo di scheletri che devono ripetere “IO SONO LIBERO”.

Signori (ma soprattutto signore) ho da darvi una brutta notizia: gli scheletri siete voi.

Sia a livello di puppe (la cosa più grave) che a livello centrale, intimo, razionale, forte & intenso come il cafè macinato fresco di una nota pubblicità.

Non siete liberi. Essere diversi dalla massa è una domanda di una parte della massa, che è massa anch’essa e obbedisce alle regole della domanda e dell’offerta.

Piazzi il C4 sotto un bel colonnato di guano di piccione (ce ne sono tantissimi) e te ne vai, urlando: “Siamo tutti POSER. Quindi, divertiamoci e affanculo!”

Bum. Fine della storia.

Perché è più importante far casino per Nonciclopedia…

Posted in Blog with tags , on ottobre 4, 2011 by macross79

…del caso Meredith o della Politica del PD etc etc.

In tutt'e tre i casi non possiamo farci nulla.

Non mi venite a dire che, se le persone si indignando su FB, riescono a cambiare qualcosa, perchè non è vero e si pecca di presunzione.

Allora perché? Semplice: nel primo caso facendo casino si ride sodo, va sempre così quando succedono cose che riguardano Internet; addirittura si ride anche senza fare nulla.. Negli altri due, invece,  prende o un senso di menefreghismo, oppure d'indignazione oppure di sgomento e tristezza. Tre sensazioni negative che NON SERVONO assolutamente.

Quindi, chi è più sereno alla fine? (Domanda retorica).

Personalmente, preferisco (quando posso) fare cose che mi fanno sorridere come Bluto di Animal House invece di mostrarmi impegnato, serio e tristo come un fine pensatore Rinascimentale.

E’ colpa tua se sono così (Diamine)

Posted in Blog with tags , , on giugno 28, 2011 by macross79
Ho fatto una piacevole (?) discussione, sabato sera, prima che i vari cataclismi si abbattessero sul mio povero capyno indifeso e afflitto dai postumi.

 

La discussione verteva sulla necessità di smettere di frequentare una persona più giovane, quando quest'ultima non si rende conto che non può cavare dalla situazione affettiva con te più che di qualche ettogrammo di systola.

 

Possibilmente data bene, si spera.

 

Veniva dunque suggerito di rifiutare il soddisfacimento di un bisogno primario per una nobile causa morale… finalizzata, suppongo, alla crescita e allo sviluppo di un'altra persona.

 

(TRIVIA: Indovinate il sesso della persona che ha suggerito questa soluzione)

 

Senza scadere nel cinismo gratuito e inopportuno, bisogna sottolineare che un essere umano compie il proprio dovere (soprattutto con la propria coscienza) quando esplica in maniera chiara le proprie ragioni, nel caso che queste non siano state capite precedentemente.

 

In altre parole: una volta che ho detto ad un altra persona che per me è solo sesso, anche se so che è inutile (perchè la gente capisce quello che cazzo gli pare, anzi, peggio: quello che gli fa comodo capire), io sono apposto.

 

E' già abbastanza difficile tollerare il rifiuto di un'altra persona (specie quando questa preferisce casi umani di pregevole valore collezionistico), figuriamosi se uno si deve anche tirare la zappa sui piedi a codesta maniera.

Tanto alla fine le persone seguono il proprio interesse e queste norme morali che si vorrebbero imporre sono a senso unico…quando la situazione si rovescia non ci si fa prorpio nessun scrupolo.

 

E allora? Ma vaffanculo, io gioco pulito ma gioco duro. No mercy.

Forme variabili di sessualità.

Posted in Blog with tags , , on Maggio 4, 2011 by macross79

Tendenze.

Fino a quando sono tendenze di moda, uno dovrebbe prenderle per quello che sono, ovvero movimenti effimeri che servono a promuovere e giustificare la vendita di un determianto prodotto, mediante  pubblicità e il classico fenomeno di seguire come pecoroni acritici le grandi stars.

Quando si tratta di tendenze sessuali, si tratta di una tendenza  nella quale ognuno dovrebbe essere libero di fare cosa gli pare. Ovvero, quello che mi piace sono affaracci miei e basta. Non dovrebbe essere una cosa discriminante, nè in senso negativo, nè in senso positivo.

Apro una parentesi: io non credo che gli omosessuali debbano essere protetti da leggi ad hoc: sono persone come quell'altre, la legge italiana SE APPLICATA è necessaria e sufficiente a proteggerli.

E' come richiedere una legge che tuteli la gente con gli occhi chiari.

Per il solito motivo, le quote rosa sono una stronzata: implica a dire che le donne, poere beschie, sono inferiori e devono essere tutelate. Chiusa parentesi.

Quando si mescolano i due tipi di tendenza, invece, si creano dei prodigiosi troiai tipo questo.

Mah.

Don’t be a nerd, just be a king.

Posted in Blog with tags , , on aprile 8, 2011 by macross79

Beh, è un po' la parafrasi di una strofa dell'ultima canzone di Lady Gaga; disco che fa abbondantemente il culo all'85% della produzione Metal Underground (e non) attuale.

Come al solito, il sottoscritto è contro l'accanimento terapeutico e sarebbe per farlo schiantare del tutto, il Metallo.

Tuttavia ci sono sempre buone produzioni (un po' più orientate al rock che a certe sonorità), quindi per ora vediamo se ci si fa a rigovernarla in qualche maniera.

Purtroppo, questa settimana è venuto a mancare Scott Columbus, storico batterista dei Manowar. Di che è morto, ancora non si sa ma aveva 54 anni, quindi purtroppo è facile immaginarsi i motivi.

Viene a mancare un elemento importante del mio passato: i Manowar sono stati il primo concerto a cui sono andato e mi hanno cambiato la vita. Ovviamente, mi dissocio dai fanatismi pseudoreligiosi di quella torma di disadattati che gli vanno dietro (e che il signor DeMaio incoraggia) e ammetto senza problemi che gli ultimi dischi fanno proprio schifo, MA dispiace lo stesso. Perché per me ha rappresentato qualcosa.

Dovrei cercare di fare la recensione di Skyfighters, il Top Gun francese che riesce nell'improbabile obiettivo di farmi rimanere simpatici i francesi (e per questo è un film notevolissimo). Oltretutto ci sono anche ottime inquadrature ed una trama spumeggiante che diventa un misto tra un bicchiere di Bordeaux con un pezzo di pane nero col patè e un Behind the Enemy Lines. Sullo scarso amore che nutro per i Galletti: Io so come mai non li amo, poerché mi danno così noia…ma se tutto ciò fosse solamente perché ci assomigliamo troppo? Pensiamoci.

Buh, basta, non ho da dire altro. O forse sì, ma me lo serbo per dopo.

Non è il consultorio giovanile.

Posted in Blog with tags , , , on gennaio 10, 2011 by macross79

O l'informagiovani. Qui di giovane non c'è nessuno. C'è il mio io interiore che ha vent'anni, ma per lo scopo del post assumete che a scrivere sia un vecchio di 75 anni che ha fatto tutt'e due le guerre.

Che bello però, mi mancava tanto questa frase, che per tanto tempo ha accompagnato i miei post su splinder a bassissimo Ph.

Ma…cosa significa?

Significa semplicemente che internet non è il posto ideale dove sfogare i vostri problemi, veri o immaginari; né tanto meno cercare di risolverli.

Che certi problemi si affrontano con l'aiuto di una persona competente.

Che la chat non è una versione a basso costo ed ad alta fruibilità della terapia di gruppo.

Che il sottoscritto non ha né le competenze né la volontà di aiutarvi (credo sia il punto più importante).

Che questo sblogs non è la versione virtuale della discarica dell'Ecofor, e io non sono uno spazzino (anche se come lavoro non sarebbe niente male!).

So anche che non capirete e continuerete a lamentarvi, a torto o a ragione, che il mondo è una merda e nessuno vi caca, nemmeno su ICQ (che sapete una sega voi cosa sia).

Dunque mi chiedo una cosa, semplice salto logico: come mai se il mondo è una merda qui, su internet, che è fatto da gente del mondo, dovrebbe essere differente?

Concludendo:

"Qui tu non riderai, tu non piangerai, qui si riga dritto e basta."

La crisi dei trentanni…

Posted in Blog with tags on dicembre 9, 2010 by macross79

…l'avrei anche passata, avendone trentuno (toh, stronzoli). 

Tuttavia, se dicessi che il periodo passato (l'anno scorso) è stato sereno, direi una cazzata.

Ovviamente, essendo io parecchio pratico, razionale e soprattutto dotato dell'empatia di un pietrone, mi sono incupito a causa della mancanza cronica del vaino.

Che ho imparato grazie a tutto questo?

1) La spirale negativa dei pensieri va bloccata sul nascere. Ci vuole, cioè, un po' di disciplina mentale per dire BASTA ai pensieri a toni di grigio. Sfortunatamente, sono cose che non si insegnano.

2)Se ti chiudi in te stesso e ti metti a piangere sul cesso, di certo il tuo conto in banca non migliora.

3)Le aspettative sono dannose, uno si fa una montagna di seghe mentali e poi gli si puttanizza d'ogni bene nel giro di un anno (quando va bene, quando va male bastano 5 min).

Meglio, a questo punto, non dare termini o scadenze ed adattare i piani al volo. Non si può cambiare l'ambiente…

***

L'anno scorso c'è stato anche l'esperimento Facebook. Esperimento fallito e quindi abortito abbestia durante Marea 2010 in quanto mi sono reso conto che, a differenza di Splinder, non è possibile limitare la gente socialmente molesta.

Peggio ancora, su FB si ha l'impressione di essere veramente in contatto con tanta gente, ma poi, nemmeno un cane che viene a prendere una birra con te.

Tutto è così all'acqua di rose, senza una concretezza e una solidità tale da permettere un'amicizia, proprio per come è stato costituito il Network: l'incessante incedere dei messaggi, la facilitazione del bimbominkismo spinto e la tendenza alla sveltezza ne hanno decretato il successo, a discapito dei contenuti.

Comunque, da quando mi sono levato va molto meglio. Inoltre c'è anche da dire che questo mi ha portato molto più tempo da dedicare ad altre cose: ho ripreso a scrivere, a curare il mio sito web, a creare volantini e biglietti da visita, a dedicare più risorse a quello che trascuravo prima perchè ero troppo preso dal Social Network…che poi rende più asociali che altro.

***

 

Beh, ci ri-sono. Spero di rimanere 🙂